Co.M.U.-Autoferro
(Coordinamento Nazionale Macchinisti Uniti) rappresentato dai
Signori: Luca BERTINI, Vincenzo FANELLI, Giuseppe GOTTARDI e
Pasquale PISA
si
è svolto un incontro informativo sulla vertenza del rinnovo
del biennio economico 2002-2003, ai sensi del protocollo 20
febbraio 2003.
In
premessa è stata data ampia illustrazione delle problematiche
relative alla crisi strutturale del Trasporto Pubblico Locale,
non ultimo il problema delle risorse destinate al settore.
ASS.TRA. Sezione Ferro ha sottoscritto la mancanza di attenzione
generale circa i problemi del TPL che oggi emergono nella oro
gravità e urgenza. E' stato relazionato sullo stato attuale
della trattativa in corso e degli interventi richiesti, non
di mera copertura economica dei costi contrattuali, ma di una
più ampia assicurazione delle risorse future per il sistema
e per le necessarie innovazioni. ASS.TRA. Sezione Ferro ha inoltre
illustrato le modalità di calcolo che hanno portato alla
ufficializzazione dell'importo economico di € 41,34.
Il Co.M.U. ritiene peraltro che su tali basi non esistano le
condizioni per una positiva conclusione della vertenza.
Per quanto attiene
la richiesta formulata dal Co.M.U. circa la riduzione dell'orario
di lavoro, l'ASS.TRA. Sezione Ferro ha ribadito la inderogabile
necessità che quanto previsto dall'art. 6 (Norme in materia
di orario di lavoro) dell'Accordo Nazionale 27.11.2000 (Disposizioni
sull'orario di lavoro) venga attuato in tutte quelle aziende
ove per accordi aziendali insistono significativi scostamenti
tra orario di fatto e orario contrattuale. In tale contesto,
a livello nazionale si procederà ad una rivitazione delle
norme in materia di orario di lavoro a seguito dell'entrata
in vigore del D.lgs 66/03. Conseguentemente si potrà
valutare a livello locale la possibilità, tenuto conto
delle realtà esistenti nelle aziende, per talune categorie
di lavoratori, in relazione a determinate necessità di
prestazioni particolarmente onerose, la riduzione dell'orario
di lavoro, sempreché si sia ottemperato a livello aziendale
a quanto previsto dal richiamato
CCNL 27.11.2000.
Nel ribadire le rispettive,
anche divergenti, posizioni sulle varie tematiche in discussione
al tavolo negoziale nazionale, ASS.TRA. sezione Ferro e Co.M.U.
hanno peraltro convenuto sul fatto che è ormai matura
una più approfondita riflessione sugli equilibri ed i
rapporti tra i vari livelli di confronto negoziale che non può
non sfociare, anche in relazione ai meccanismi messi in moto
con il D.lgs 422/97, in una riduzione del peso e delle competenze
attribuite al livello nazionale ed in un maggior avvicinamento
alle esigenze di discussione a livello più specificatamente
territoriale e/o aziendale di quanto contenuto nell'Art. 7 A.N.
25 luglio 1997.
ASS.TRA
Sezione Ferro ed il Co.M.U. hanno infine condiviso la forte
preoccupazione per una situazione di tensione che si vive nelle
aziende e nelle città, a seguito soprattutto della marginalità
nella quale è stato progressivamente confinato il settore
TPL, sempre più privo di riferimenti istituzionali effettivamente
responsabili.
A fronte di ciò, l'auspicio che l'odierna conferenza
Stato Regioni Enti Locali trovi soluzioni appropriate e coerenti
che diano certezze al sistema del TPL e consentano il normale
e fisiologico dispiegarsi delle relazioni sindacali e contrattuali
si collega, secondo ASS.TRA. Sezione Ferro ed il Co.M.U., all'assoluta
necessità che le astensioni dal lavoro seguano modalità
di effettuazioni rispettose delle leggi e degli accordi.
Il
Co.M.U. denuncia peraltro che le decisioni della Commissione
Nazionale di Garanzia di fatto impediscono la gestione del diritto
di sciopero.